Il maltempo ha imperversato per quasi tutta la giornata anche sulla penisola a partire da Trieste: il capoluogo giuliano è stato investito da una vera e proprio tempesta, con una bomba d’acqua che ha allagato le vie del centro, compresa piazza Unità d'Italia, costringendo cittadini e turisti a ripararsi sotto i portici e nei locali.
La fase più acuta è durata una ventina di minuti: il sistema dei semafori del centro è andato fuori uso e le chiamate ai vigili del fuoco e alla protezione civile sono state decine.
Un traghetto ha rotto gli ormeggi e ha urtato una banchina, danneggiandola, nei pressi dello stabilimento balneare Ausonia; una nave da crociera ha divelto una bitta nei pressi della stazione Marittima.
La Protezione civile ha diramato un'allerta meteo arancione valida per tutto il Friuli Venezia Giulia fino a domani.
Il maltempo però sta imperversando anche nel resto della penisola in particolare nel Nord del paese e sulle Alpi: a passo tre croci, nei pressi di Cortina, sono state evacuate 70 persone a causa di una frana che rischia di travolgere degli edifici.
Una decina di persone è stata fatta evacuare anche in Valtellina, per la parziale esondazione di un torrente. In Piemonte al Sestriere è scesa la neve ad oltre 2.000 metri di quota. La linea del Brennero è stata chiusa in Austria per una frana.
A Venezia è tornata l’acqua alta. Piogge abbondanti anche in Liguria, Sardegna, Lombardia, dove continuano ad essere monitorati i fiumi Seveso e Lambro, e in Piemonte.
Alessandro Martegani