A sei mesi dalla sospensione dello stato d'emergenza ed in considerazione dell'andamento del contagio da Covid, il ministro italiano della Salute, Orazio Schillaci, ritiene opportuno avviare un progressivo ritorno alla normalità nelle attività e nei comportamenti, ispirati a criteri di responsabilità e rispetto delle norme vigenti, secondo quanto riportato da una nota del ministero della Salute.
Nella stessa nota si comunica che "per quanto riguarda il personale sanitario soggetto a procedimenti di sospensione per inadempienza all'obbligo vaccinale e l'annullamento delle multe previste dal dl 44/21, in vista della scadenza al prossimo 31 dicembre delle disposizioni in vigore e della preoccupante carenza di personale medico e sanitario segnalata dai responsabili delle strutture sanitarie e territoriali, è in via di definizione un provvedimento che consentirà il reintegro in servizio del suddetto personale prima del termine di scadenza della sospensione".
Sospesa anche la pubblicazione quotidiana dei bollettini dei dati relativi alla diffusione dei contagi che verranno invece resi noti con cadenza settimanale.
Sulla questione Covid è intervenuto anche il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, alla Celebrazione de "I Giorni della Ricerca".
"Dopo oltre due anni e mezzo di pandemia non possiamo ancora proclamare la vittoria finale sul Covid-19. Dobbiamo ancora far uso di responsabilità e precauzione" ha ricordato Mattarella, che ha aggiunto: "La Sanità pubblica ha il compito di mantenere alta la sicurezza soprattutto dei più fragili, dei più anziani, di coloro che soffrono per patologie pregresse. Tuttavia, sentiamo che il periodo più drammatico è alle nostre spalle".
Riguardo la lotta al Covid, il capo dello Stato ha dichiarato: "la scienza è stata decisiva. Come lo è stata la dedizione del personale sanitario, in ogni ruolo. Come lo è stata la solidarietà, nelle sue più diverse espressioni, a tutti i livelli: dai gesti semplici di aiuto tra le famiglie, nelle comunità, alle scelte comuni compiute dall'Unione europea".
Davide Fifaco