Erano da poco passate le 22 quando il primo mezzo ha percorso il nuovo ponte sul Polcevera, inaugurato lunedì dalle più alte cariche dello stato. Ponente e levante ligure sono quindi riuniti, dando una boccata d’ossigeno al congestionato traffico della regione e in particolare alla circolazione e al commercio di Genova.
Il viadotto Genova-San Giorgio è stato riaperto al traffico veicolare in entrambi i sensi di marcia al termine delle verifiche, con due ore di ritardo sull’ora prevista, ma 24 ore in anticipo rispetto a quanto preannunciato a inizio settimana. I primi mezzi hanno attraversato il viadotto suonando il clacson per festeggiare.
Poche ore prima l'ufficio del Commissario straordinario per la ricostruzione del viadotto, il sindaco Marco Bucci, aveva ceduto ad Autostrade per l'Italia la gestione del ponte, un passo che nelle scorse settimane aveva creato non poche polemiche, visto le responsabilità attribuite alla società per il crollo del ponte Morandi e la trattativa in atto sulle concessioni.
Proprio nei giorni scorsi Autostrade per l’Italia aveva inviato al governo due lettere che descrivono il processo di cessione della società a Cassa depositi e prestiti e il progressivo ritiro di Atlantia, holding che fa capo alla famiglia Benetton. Le ultime ipotesi prevedono un processo di vendita competitivo, al quale lo stato potrà partecipare, non una cessione quindi, oppure una scissione con la creazione di una società da quotare creando una public company.
Tutto rimane però ancora molto incerto nei rapporti fra governo e Autostrade per l’Italia, società che i magistrati continuano a ritenere responsabile del disastro. La procura di Genova ha acquisito documenti della disposizioni da parte dell’Anas in cui si parla di "grave inadempimento" per i cantieri sulla rete genovese, accanto ai “termini di attuazione del cronoprogramma dei lavori e delle ispezioni delle gallerie liguri".
Il procuratore capo di Genova, Francesco Cozzi, ha parlato nei giorni scorsi di uno “stato di non adeguatezza diffuso”, sulla rete strade ligure, con la stessa società concessionaria che ha ammesso alti indici di deterioramento di strutture classificate come sicure solo pochi mesi prima.
Alessandro Martegani