Dal dipartimento di Malattie infettive dell'Istituto Superiore di Sanità fanno sapere che il ministero della Salute italiano sta monitorando attentamente i casi di vaiolo delle scimmie segnalati nel Paese, che sarebbero al momento pochi e ha allertato le Regioni per un tracciamento degli eventuali casi.
Anche l'Istituto superiore di sanità (Iss) ha attivato una task force per seguire al meglio l'evoluzione della situazione. Al momento in Italia non si registra una situazione di allarme ed il quadro è sotto controllo". Il ministro della Salute, Roberto Speranza, spiega: "Teniamo alto il livello di attenzione grazie alla nostra rete di sorveglianza europea e nazionale". "Massima attenzione, ma nessun allarme eccessivo" aggiunge il sottosegretario alla Salute, Pierpaolo Sileri, dopo la notizia del primo caso italiano di vaiolo delle scimmie, che arriva dopo gli annunci di altri casi, una ventina in tutto, in Gran Bretagna, Portogallo, Spagna, Svezia e Usa.
"La raccomandazione - spiega Sileri - è quella di rivolgersi al medico di fiducia nel caso in cui si avvertano i sintomi specifici di questa malattia, ed in particolare la comparsa sulla pelle di vescicole tondeggianti, specie se accompagnate da dolori muscolari, febbre o cefalea".
La trasmissione del virus, sottolinea l'Istituto Spallanzani, "può avvenire attraverso le goccioline di saliva e il contatto con le lesioni o i liquidi biologici infetti". "Attualmente la situazione è sotto controllo e in questo momento in Italia non esiste una situazione di allerta in relazione ai casi segnalati di vaiolo delle scimmie. Si raccomanda però prudenza nei contatti stretti o sessuali che presuppongano uno scambio di fluidi corporei, soprattutto se sono presenti lesioni cutanee o sintomi febbrili".
L'Organizzazione mondiale della sanità (Oms) "continua a monitorare da vicino la situazione in rapida evoluzione". Lo afferma la stessa Oms in relazione ai casi di vaiolo delle scimmie segnalati, a partire dall'inizio di maggio, in Gran Bretagna, Spagna e Stati Uniti. Al momento, l'Oms "non raccomanda alcuna restrizione per i viaggi e gli scambi commerciali con il Regno Unito sulla base delle informazioni disponibili in questo momento".
Davide Fifaco