L’Italia ha passato il primo fine settimana senza autocertificazioni e con bar e ristoranti aperti: una sorta di prova generale per il rispetto delle regole di prevenzione, che potrebbero accompagnare il paese per molto tempo.
Il timore è che la maggior libertà di movimento e la possibilità di frequentare i locali facciano dimenticare la prudenza e il rispetto delle regole, riavviando la spirale del contagio.
Un esempio è stato quanto avvenuto sul lungomare di Napoli, dove migliaia di persone si sono concentrate, intasando le strade a piedi, in macchina e in moto, utilizzando i marciapiedi come se fossero stati corsie preferenziali. I locali hanno rispettato il limite della chiusura alle 23, ma la folla si è dispersa solo alle 4 del mattino. Un fotografo è stato minacciato e costretto a consegnare la scheda con le foto di alcuni assembramenti di persone, molte senza mascherina.
Situazioni critiche si sono però verificate anche in altre città: a Bari in sole tre ore sono state sanzionante 18 persone per il mancato rispetto delle distanze; a Roma le zone tradizionalmente frequentate di sera si sono ripopolate, così come le spiagge di Ostia nel corso del giorno. Sotto osservazione anche Rimini, con i vicoli e le piazze pieni di persone, molte senza mascherina, e a distanza ravvicinata.
A Milano non ci sono state situazioni critiche, grazie anche ai maggiori controlli annunciati dal sindaco Beppe Sala: molte persone nelle strade e nei locali, ma rispettando le regole e senza alcun assembramento.
Anche i Triestini non hanno rinunciato a godersi le belle giornate in centro o lungo la costa, ma sempre nel rispetto delle regole, con solo due persone sanzionate per il mancato uso delle mascherine.
Per supportare le forze dell’ordine nei controlli e aiutare i cittadini, il governo sta anche per emanare un bando per l’assunzione di 60mila “assistenti civici”. Queste figure saranno selezionate fra “inoccupati, persone senza vincoli lavorativi, ma anche percettori di reddito di cittadinanza o fra chi usufruisce di ammortizzatori sociali”, e impiegate all’interno della Protezione civile, anche per sostenere la parte più debole della popolazione.
I dati intanto continuano a essere incoraggianti in Italia: nelle ultime 24 ore ci sono stati 531 nuovi casi, portando il numero totale a poco più di 56 mila e 500, 1.158 meno di ieri. 50 le vittime, che fanno salire il bilancio totale dell’epidemia in Italia a 32.785.
In Friuli Venezia Giulia il numero dei positivi e sceso a 462, 51 in meno rispetto alla giornata precedente, con un solo paziente in terapia intensiva e 2 nuovi decessi.
Alessandro Martegani