Chiusa la campagna elettorale, oggi è il momento della riflessione per i quasi 51 milioni di elettori in Italia chiamati a rinnovare Camera e Senato dopo la crisi di governo che ha portato alla caduta del governo Draghi e all’indizione delle elezioni il 25 settembre. Si tratta di una data insolita per l’Italia, abituata solitamente a votare a primavera. Già lo scorso autunno però, a causa del Covid, si era votato ad ottobre per le amministrative, un’esperienza rinnovata nel 2022.
A fronteggiarsi sono sostanzialmente quattro schieramenti: il blocco di centro destra, composto da Fratelli d’Italia, Lega e Forza Italia, dato per favorito alla vigilia del voto, il centro sinistra, con Pd, Verdi e Sinistra italiana, che sottolinea la continuità con il governo Draghi, i 5 Stelle guidati da Giuseppe Conte, e il blocco centrista di Azione e Italia Viva, guidato a Carlo Calenda.
I seggi saranno aperti domani alle 7 del mattino e si potrà votare finale 23:00 su un’unica giornata.
Tutti gli elettori riceveranno sia la scheda rosa, per la Camera, sia quella gialla per il Senato: non c’è più infatti il limite di età che impediva ai minori di 25 anni di votare per il Senato.
Si vota con un sistema misto che, dopo la riduzione di un terzo del numero dei parlamentari, assegna 400 seggi alla Camera e 200 al Senato. 146 deputati e 67 senatori saranno eletti con il metodo uninominale, 254 deputati e 133 senatori vengono designati invece con il metodo proporzionale.
Per votare bisogna presentare al seggio la tessera elettorale e un documento di identità, anche scaduto. Non c’è alcuna regola o restrizione dovuta al Covid. Si voterà fino alle 23:00 e lo spoglio delle schede inizierà subito dopo la chiusura dei seggi: i risultati più o meno definitivi dovrebbero arrivare nelle prime ore del mattino.
Nel corso della giornata di domenica invece saranno diffusi i dati sull’affluenza, che accanto ai risultati del voto, rappresenta una delle incognite delle elezioni politiche 2022.
Alessandro Martegani