Il governo ha varato nuove disposizioni, abbastanza limitate a dire la verità, ma le regioni sembrano procedere ancora una volta in ordine sparso.
Dall’inizio dell’epidemia in Italia le amministrazioni regionali, in particolare quelle del nord del paese, più colpite dal Virus, hanno a volte anticipato, a volte varato misure più restrittive o differenti rispetto al governo centrale.
Ad anticipare spesso le iniziative di Roma è stata l’amministrazione del Friuli Venezia Giulia, la prima regione a decidere autonomamente la chiusura delle scuole, e fra le prime a chiedere il blocco totale delle attività. Anche in questo caso, mentre da una parte il governo decideva di riaprire cartolerie, librerie e negozi di abbigliamento per bambini, misure confermate in regione, la giunta guidata da Massimiliano Fedriga ha annunciato da oggi l’obbligo per tutti i cittadini di indossare una mascherina o di coprirsi naso e bocca in ogni attività esterna alle abitazioni. Sono consentite le attività motorie all’aperto ma in prossimità di casa.
Confermate le chiusure di tutte le attività commerciali di qualsiasi natura la domenica, con l’unica esclusione di farmacie, parafarmacie, ed edicole, ma restano i servizi di consegna a domicilio. Nei negozi si entra solo con una protezione a copertura di naso e bocca, guanti monouso o disinfezione delle mani, e a presenze contingentate. Raccomandata anche la rilevazione della temperatura corporea nei supermercati e nelle farmacie. Via libera alla manutenzione del verde su aree pubbliche e private e delle spiagge in concessione.
Misure simili a quelle prese in Veneto, dove il Governatore Luca Zaia sembra prepararsi a una parziale ripresa: sono consentite le attività motorie anche oltre i 200 metri da casa, ma anche in Veneto per uscire ci sarà bisogno di mascherina, guanti, e gel. È Stato però aumentato il distanziamento sociale da uno a 2 metri.
Ogni regione però sembra voler dare la propria impronta al Lockdown: in Trentino Alto Adige restano chiusi i negozi per l'infanzia e le librerie, ma potranno riprendere le attività produttive all'aperto i cantieri, stradali ed edili. Sui luoghi di lavoro, però, vanno garantiti il termoscan, le mascherine e le distanze minime.
Continua la linea dura in Lombardia, regione che non ha dati positivi in questi giorni: il governatore Attilio Fontana ha vietato le riaperture di librerie e cartolerie, e ha disposto l'uso di mascherine all'aperto; perfino gli studi professionali potranno aprire solo per servizi indifferibili e urgenti.
Blocco totale anche in Piemonte. In Campania Vincenzo De Luca ha confermato la chiusura di librerie e cartolerie, limitando l'apertura dei negozi di abbigliamento per bambini, vietato anche il cibo d'asporto.
In Liguria il governatore, Giovanni Toti ha dato via libera ai lavori agricoli e di giardinaggio e alla manutenzione degli stabilimenti balneari e dei chioschi, nel caso si possa svolgere almeno in parte la stagione estiva.
Alessandro Martegani