Restano agitate le acque nel centrosinistra dopo l'intesa fra PD e Azione/+Europa, con lo slittamento dell'incontro tra il segretario Dem e Sinistra Italiana e Verdi che si aggiunge alle parole di Di Maio, che ha tenuto a sottolineare davanti ai parlamentari del suo movimento politico, Impegno Civico, che non ci sono alleanze di serie A e B. Il titolare della Farnesina, inoltre, ha voluto ricordare ai potenziali alleati della coalizione che servono dignità e rispetto reciproco per poter trovare un terreno comune d'intesa.
Secondo i democratici l’accordo elettorale siglato con Calenda non preclude alla possibilità di tenere aperto il dialogo con Sinistra Italiana ed Europa Verde, anche se il leader di Azione ha espresso una chiusura netta. Come filtra da via del Nazareno, l’obiettivo principale è di tenere unito e compatto il campo di democratici, progressisti e riformisti. Anche perché i sondaggi continuano ad attribuire al centrodestra 11 punti di vantaggio, obbligando quindi il centro-sinistra a non disperdere voti.
Nel campo del centro-destra, invece, prosegue il lavoro per definire un programma in dieci punti, ma allo stesso tempo si pensa a una squadra di governo di alto profilo per garantire una guida seria con credibilità internazionale, secondo le parole del forzista Antonio Tajani. Qualche scintilla sui primi nomi che iniziano a filtrare per la futura squadra di governo, con Matteo Salvini autocandidatosi per un ritorno al Viminale. Nessuna fretta però, secondo Giorgia Meloni, che ha richiamato gli alleati a concentrarsi sui temi politici prima di pensare alla squadra di governo.
Valerio Fabbri