"Abbiamo parlato di come l'Europa debba lavorare per garantire la sicurezza anche in ambito economico. La pandemia e la guerra di aggressione russa hanno cambiato lo scenario e questo non può non essere tenuto in conto nel momento in cui andiamo a definire le nuove regole del patto di stabilità", ha spiegato la premier italiana Giorgia Meloni dopo l'incontro con il cancelliere austriaco.
"Scommettiamo sulla vittoria dell'Ucraina, siamo uniti su questo punto", ha inoltre sottolineato la presidente del consiglio, che ha proseguito tirando in ballo il problema dei migranti, affermando: "Con l'Austria è essenziale una collaborazione assidua, sia quella bilaterale, sia nel consesso europeo; spesso stessa linea, stessa visione. S'è creato un feeling del quale sono molto contenta. Soffriamo ambedue la forte pressione migratoria e intendiamo collaborare di più. Insieme abbiamo chiesto un cambio di paradigma a difesa dei confini esterni", continua Meloni.
Infine, un accenno alle relazioni commerciali, sempre più in crescita, tanto da pensare ad intensificare le infrastrutture.
Il cancelliere austriaco Nehammer ha precisato: "Ci legano il passato e il presente concernente anche l'alleanza contro la criminalità e l'immigrazione illegale, le persone che fanno sfruttamento. Questo colpisce entrambi i Paesi, l'Italia non può essere sotto scacco e su questo serve portare avanti nuove misure, un nuovo paradigma e procedimenti analoghi a quelli della Danimarca, sia noi che l'Italia".
Nehammer ha poi affermato: "Grazie, sono contento che tu venga a Vienna" ed ha sottolineato la vicinanza tra i due Paesi: "Ci unisce - ha detto - qualcosa di particolare, a prescindere dalle responsabilità comuni: ti sei adoperata capendo quanto è importante l'autonomia, te ne sono grato. Siamo di fronte a grandi sfide: la certezza per approvvigionamento energetico, la pace, i rapporti con l'Africa ed è tanto più importante la collaborazione con l'Italia, è fondamentale. Ci legano il passato e il presente".
Davide Fifaco