È indagato per corruzione, Luca Palamara, ex presidente dell'Anm, ed uno dei candidati a diventare procuratore aggiunto a Roma, che ha commentato: "Apprendo dagli organi di stampa di essere indagato per un reato grave e infamante per la mia persona e per i ruoli da me ricoperti. Sto facendo chiedere alla Procura di Perugia di essere immediatamente interrogato perché voglio mettermi a disposizione per chiarire, nella sede competente a istruire i procedimenti, ogni questione che direttamente o indirettamente possa riguardare la mia persona".
L'indagine sulla segnalazione arrivata da Roma procede per corruzione, perché nell'amicizia tra Palamara e l'imprenditore Fabrizio Centofanti, lobbista già arrestato per frode fiscale sono stati trovati elementi che vengono ritenuti molto al di là dell'opportuno.
Come sottolinea la stampa italiana la partita per la nomina del nuovo procuratore di Roma non si è chiusa con la votazione della commissione "Incarichi direttivi" del Consiglio superiore della magistratura, che giovedì scorso ha espresso una chiara indicazione per uno dei tre candidati in lizza: 4 preferenze per un candidato, ed una ciascuna per gli altri due aspiranti. In attesa di questa delicata e importante decisione, la più rilevante che il Consiglio Superiore della Magistratura è chiamato a compiere, si stanno moltiplicando trattative e notizie che potrebbero influire sul verdetto finale, tra le quali appunto la comunicazione all'organo di autogoverno dei giudici, da parte della Procura di Perugia, di un'indagine per l'ipotesi di corruzione a carico dello stesso Palamara.
Davide Fifaco