Italia divisa anche sull'anniversario della strage di Bologna, che quaranta anni fa causò la morte di 85 persone ed il ferimento di 200 comuni cittadini che transitavano quella mattina nella stazione della città emiliana. Quella di Bologna è considerato l'attentato più grave ordito da organizzazioni terroristiche di destra che in quell'epoca erano attive in tutto lo stivale.
Il 2 agosto è da sempre una giornata dedicata alla memoria delle vittime di quell'attentato, i cui esecutori materiali furono individuati dalla magistratura tra alcuni militanti di estrema destra, appartenenti ai Nuclei Armati Rivoluzionari, tra cui Valerio Fioravanti.
A contestare, però, questa lettura della vicenda frange dell'estrema destra e reduci del terrorismo nero che vorrebbero cancellare le responsabilità accertate dalla magistratura, tanto da aver pensato di organizzare quest'anno una contro manifestazione.
Ad appoggiare questa reinterpretazione anche alcuni senatori di un gruppo parlamente composto da Fratelli d'Italia e Lega che in questi giorni avrebbero depositato a Montecitorio una interpellanza per chiedere chiarimenti sulla vicenda. Critica la sinistra e le famiglie delle vittime che accusano la destra di revisionismo e falsificazione della storia.
Barbara Costamagna