L'obbligo del Green pass in Italia ha fatto nascere un business clandestino che si serve dei social per distribuire certificati falsi a chi non ha ricevuto la vaccinazione. Sono infatti acquistabili dei falsi che attestano l'immunizzazione e già migliaia di persone hanno provato ad ottenere un codice Qr falsificato. A rivelarlo è il capo della Polizia Postale, Ivano Gabrielli. "Su queste piattaforme - spiega Gabrielli - le persone ricevono tutte le istruzioni per acquisire questi fantomatici certificati". Sui social negli ultimi giorni sono circolati annunci di vendite di Green pass, a 100 o 200 euro, ottenuti presentando solo un documento e la tessera sanitaria, ma senza i requisiti richiesti dal governo. Nel frattempo, il governo è già corso ai ripari rilasciando l'app "VerificaC19" in grado di riconoscere e attestare i Green pass validi. L'app riconosce chi è inserito nel database delle persone vaccinate e ha ricevuto la firma digitale del Ministero della Salute.
I proprietari dei locali, i gestori, il personale addetto ai controlli del Green pass, oltre ovviamente ai pubblici ufficiali, possono quindi controllare il QR Code utilizzando la app di verifica nazionale VerificaC19, installata su un dispositivo mobile. Tale applicazione consente di verificare l'autenticità e la validità delle certificazioni senza la necessità di avere una connessione internet (offline) e senza memorizzare informazioni personali sul dispositivo del verificatore. In sostanza l'app legge il Qr Code, ne estrae le informazioni e procede con il controllo del sigillo elettronico qualificato, verificando inoltre che la Certificazione sia valida.
Davide Fifaco