Il nome di Italo Balbo sarà cancellato dalla fusoliera dell’aereo di stato utilizzato da premier e ministri italiani, e anche per il trasporto di malati gravi e per missioni di pubblica utilità: la decisione è stata presa dal ministero della Difesa italiano, dopo una serie di polemiche che avevano anche portato alla presentazione di un'interrogazione parlamentare da parte del segretario nazionale di Sinistra Italiana, Nicola Fratoianni.
Italo Balbo, politico e aviatore italiano, fu tra i primi aderenti al partito fascista dopo aver combattuto nella Prima guerra mondiale. Quadrumviro della marcia su Roma, ricoprì varie cariche di governo riorganizzando l'aeronautica, guidando come generale di squadra aerea alcune crociere mediterranee e due atlantiche. Dopo lo scoppio della seconda guerra mondiale, fu comandante di tutte le forze armate in Libia, e morì in seguito all’abbattimento per errore del suo aereo nel cielo di Tobruk da parte del fuoco amico della contraerea italiana.
Fu una figura controversa: organizzatore di violenti raid fascisti, ebbe una copertina su 'Time' e un monumento ed una via dedicata a Chicago; fascista della prima ora, fu anche molto critico con Mussolini, e prese le distanze dalle leggi razziali e dall'alleanza con la Germania nazista.
In ogni caso il suo nome scritto su un aereo di stato, un airbus del 31/o Stormo dell'Aeronautica Militare, che trasporta i rappresentanti dello Stato italiano in tutto il mondo, non è stato ritenuto opportuno. Fratoianni ha parlato apertamente di “vergogna”, chiedendosi anche “perché e chi abbia preso negli uffici delle forze armate italiane una decisione così sciocca”.
Per evitare altri possibili nuovi casi, è stato comunque deciso che i velivoli della flotta di Stato d'ora in poi potranno esibire, sulle proprie carlinghe, solo emblemi della Forza armata di appartenenza, le insegne della Repubblica e le sigle internazionali di riconoscimento. Vietato ogni altro riferimento "che esuli dai requisiti di identificazione richiesti in ambito internazionale".
Alessandro Martegani