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“Da tre anni a questa parte la posizione dell'Italia, che ho sempre espresso, è nitida, limpida, chiarissima: quella del rispetto del diritto internazionale e della sovranità di ogni Stato”. “Il sostegno che l'Italia ha assicurato all'Ucraina” è da sempre accompagnato “dall'auspicio che la Russia torni a svolgere il suo ruolo nella comunità internazionale”.
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La visita in Montenegro del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, e l’incontro con l’omologo Jakov Milatović, sono stati l’occasione per ritornare sulla vicenda che ha opposto il Capo dello Stato italiano a Mosca. Il governo russo aveva reagito duramente alle dichiarazioni di Marsiglia: il Capo dello Stato aveva menzionato, all’interno dello stesso discorso, il progetto del Terzo Reich della conquista dell’Europa e “l’odierna aggressione russa all’Ucraina”, affermando che si tratta di fenomeni che hanno “la stessa natura”.
Mattarella, al termine dell’incontro con Milatović, che ha accolto il Capo dello Stato al Palazzo Presidenziale di Cettigne, ha ricordato l'impegno di Russia e Stati uniti a rispettare e garantire indipendenza e integrità territoriale dell’Ucraina, paese che aveva “consegnato alla Russia alcune migliaia di testate nucleari” al momento dell’indipendenza, auspicando “il rispetto del diritto e della Carta delle Nazioni Unite”.
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Al centro del colloquio con c’era però l’ingresso del Montenegro nell’Unione europea, e in generale il processo di allargamento dell’Unione ai Paesi dei Balcani occidentali. “L'Italia – ha detto Mattarella - è convinta dell'indispensabilità dell'ingresso del Montenegro, come degli altri Paesi dei Balcani occidentali che ancora non ne fanno parte”.
Milatović ha auspicato che l’ingresso del suo Paese avvenga nel 2028, quando ci sarà la presidenza di turno dell'Italia. "Un obiettivo praticabile", ha detto Mattarella, evidenziando i “riconoscimenti significativi e importanti che l'Unione europea ha fatto al percorso di avvicinamento del Montenegro”. “l'Unione europea – ha aggiunto - non sarà completa e realizzata davvero senza l’ingresso" dei Paesi dei Balcani occidentali.
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Mattarella ha anche partecipato all’inaugurazione della mostra dal titolo “Montenegro e Italia: incontro di due popoli”, allestita nella sede del ministero della Cultura e dei Media e incontrato il primo ministro, Milojko Spajić.
Poco dopo l’arrivo a Podgorica, Mattarella aveva incontrato una rappresentanza della Comunità italiana locale. “Gli italiani che vivono e operano all'estero – ha detto Mattarella - sono il modo in cui il nostro Paese si presenta nella quotidianità, nella vita concreta". “Questo è un paese per noi particolarmente importante, siamo non separati ma uniti dall'Adriatico: l'attaccamento del Montenegro al nostro Paese è crescente, significa che l'esempio dei connazionali che operano qui è apprezzato”.
Alessandro Martegani