Se il Movimento 5 stelle punta a dare via libera al reddito di cittadinanza prima delle elezioni europee, altrettanto sembra voler fare la Lega, con le nuove norme sulla legittima difesa.
Il provvedimento, riportato ciclicamente in primo piano dai casi di cronaca che vedono cittadini inquisiti e condannati per aver aperto il fuoco contro gli autori di intrusioni o furti, è già stato approvato dal Senato e la prossima settimana è previsto l’arrivo alla Camera, ma dovrà tornare nuovamente al Senato per la terza lettura.
In sostanza si prevedono procedure meno rigide per archiviare indagini su chi si difende con le armi in casa propria o sui posti di lavoro da una intrusione, si riconosce la legittima difesa a chi si trova in uno stato di "grave turbamento", e si allarga la sfera della non punibilità: non sarà necessario che il ladro abbia un'arma in mano, basterà solo la minaccia di utilizzarla.
La nuova filosofia è riassunta dalle dichiarazioni del ministro dell’interno Matteo Salvini: “Secondo me – ha detto - non esiste l'eccesso di legittima difesa, se mi entri di notte in casa o nel negozio ho il diritto di difendermi”.
Questa "non è una legge che serve a garantire maggiore sicurezza, è una legge che serve a non fare diventare le vittime i colpevoli" ha aggiunto il presidente del Friuli Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga.
Nel Movimento 5 stelle però gli entusiasmi sono molto meno diffusi, soprattutto per la volontà di sganciarsi dall’ingombrante presenza del Carroccio su temi come la Sicurezza o l’autonomia regionale, e molti parlamentari hanno espresso dubbi e chiesto di non votare le nuove norme.
Come se non bastasse, anche l’Associazione Nazionale Magistrati ha accusato la riforma di presentare “gravi profili di incostituzionalità”.
Alessandro Martegani