La tensione che ha preceduto il pre-Consiglio dei ministri, la prima occasione d’incontro fra Di Maio e Salvini da giorni, conferma la difficoltà dei rapporti fra Lega e 5 Stelle, alimentata dalla campagna elettorale.
La preoccupazione maggiore, a una poco più di una settimana dalle europee, riguarda il clima che si respira nella maggioranza che ha un impatto anche sulla tenuta dei conti pubblici. Le ultime dichiarazioni di Matteo Salvini sull’aumento debito, i commenti della stampa internazionale, e le smentite dei 5 Stelle e del premier Conte, hanno riacceso la preoccupazione del Quirinale, ma soprattutto spinto in alto lo spread, con il conseguente aumento degli interessi sui titoli di stato.
Si tratta però di uno scontro a tutto campo: Salvini attacca sulla sicurezza, chiedendo un nuovo decreto, che preveda anche un fondo per i rimpatri per finanziare interventi di cooperazione o intese bilaterali.
Lega e 5 Stelle però si scontrano anche sull’autonomia regionale, sul taglio delle tasse, sugli aumenti dell’Iva, e non mancano cavalli di battaglia della Lega come la legittima difesa. Salvini ha commentato positivamente la decisione della procura di Arezzo di chiedere l’archiviazione dell’inchiesta su Fredy Pacini, il gommista che lo scorso novembre aveva sparato e ucciso un rapinatore. Lo stesso Pacini ha però preso le distanze dalle posizioni della Lega «Sconsiglio a chiunque di tenere armi in casa. —ha detto -. Dopo quello che è successo a me non si vive più».
Un nuovo fronte di scontro però è stato aperto dall’indagine esplorativa avviata dalla Corte dei conti sull’uso di mezzi di Stato da parte di Matteo Salvini, una vicenda che il Movimento 5 Stelle ha chiesto di chiarire.


Alessandro Martegani


Foto: Wikipedia/wikipedia
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