La tutela dell'ambiente, della biodiversità e degli ecosistemi entra esplicitante nella Costituzione italiana.
Lo ha deciso la Camera dei deputati, che ha dato via libera definitiva in seconda lettura, con un solo voto contrario e qualche astenuto, alla proposta di legge costituzionale che modifica gli articoli 9 e 41 della legge fondamentale italiana.
Il testo introduce un nuovo comma all'articolo 9, che riconosce fra i principi fondamentali contenuti nella Costituzione, accanto “allo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica, la tutela del paesaggio e del patrimonio storico e artistico” anche “la tutela dell'ambiente, della biodiversità e degli ecosistemi, anche nell'interesse delle future generazioni”.
Viene inoltre inserito un principio di tutela degli animali, attraverso la previsione di una riserva di legge statale che ne disciplini le forme e i modi.
All’articolo 41 s’inserisce invece il principio secondo cui “l'iniziativa economica privata non può svolgersi in danno”, oltre che alla sicurezza, alla libertà e alla dignità umana, “alla salute e all'ambiente”. Si rimanda poi a disposizioni di legge la possibilità d’indirizzare e coordinare l'attività economica, pubblica e privata, a fini non solo sociali, ma anche ambientali.
La modifica, vista la maggioranza qualificata ottenuta, entra subito in vigore e non è sottoponibile a referendum costituzionale.
“Questo voto del Parlamento – ha commentato il ministro per la transizione ecologica, Roberto Cingolani - segna una giornata epocale”. Anche Donatella Bianchi, presidente del WWF Italia ha parlato di un “fatto storico”: “Finalmente - ha aggiunto - la tutela dell'ambiente diventa un principio fondamentale della Repubblica a cui la legislazione futura si dovrà ispirare e a cui la legislazione passata si dovrà adeguare”.
Alessandro Martegani