Le associazioni italiane che rappresentano il settore intrattenimento da ballo e spettacolo hanno deciso di presentare un ricorso immediato al Tar del Lazio per la riapertura immediata delle aziende.
Maurizio Pasca, presidente dell'associazione italiana imprese di intrattenimento da ballo e di spettacolo, durante il direttivo nazionale del sindacato ha dichiarato: "La chiusura è ingiustificata ci sono assembramenti da per tutto: sulle spiagge, nei luoghi della movida, sui treni regionali. Perché penalizzare solo noi?".
I giovani di oggi” - aggiunge Pasca - "sono irrispettosi e maleducati, se ne fregano di tutti e di tutto. Se venissero sanzionati ci penserebbero due volte, prima di non indossare la mascherina. Non possiamo risponderne sempre noi. Se i ragazzi non rispettano le regole cosa dobbiamo fare? Il rimedio è sanzionare le persone che non rispettano le norme e anche i locali che non le fanno rispettare. Nei locali si sta per ballare e socializzare e dal 13 giugno non ci sono stati casi di contagio nelle discoteche. I contagi registrati vengono da vacanzieri che tornano dall'estero. Ma solo noi veniamo penalizzati", ha concluso Pasca.
Sul versante economico, sono state richieste compensazioni con Cig e Iva al 4% per quattro miliardi di fatturato a rischio.
Intanto, dopo l'ordinanza del ministro della Salute, Roberto Speranza, che appunto blocca le discoteche ed introduce l'obbligo di mascherine dalle 18 alle 6 nei luoghi della movida, il capo di Gabinetto del Viminale, ha inviato una circolare ai prefetti per invitarli a convocare i Comitati provinciali dell'ordine e della sicurezza, in modo da predisporre i servizi di vigilanza sul territorio per far rispettare le nuove prescrizioni, ovvero verificare il rispetto del divieto di ballo e l'obbligo di indossare la mascherina.
Come noto sono due i fattori che hanno portato alla decisione di Speranza: l'aumento continuo dei nuovi positivi e la situazione negli altri Paesi europei, alle prese con numeri ancora più alti di contagiati rispetto all'Italia.

Davide Fifaco

Foto: EPA
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