Le opposizioni hanno citato diverse questioni sulle quali invitano Giorgia Meloni a riferire in Parlamento, tra cui la condanna del viceministro Andrea Delmastro, che ha portato all'ennesimo attacco alla magistratura da parte dei rappresentanti dell'esecutivo. Inoltre, richiesta anche la discussione sui limiti costituzionali irrisolti sul disegno di legge Sicurezza.
La missiva indirizzata a La Russa è stata firmata dai capigruppo del Pd Francesco Boccia, del M5S Stefano Patuanelli, di Alleanza Verdi-Sinistra Peppe De Cristofaro, di Italia Viva Enrico Borghi e delle Minoranze Linguistiche Julia Unterberger.

Nel testo si mette in evidenza come "ogni giorno avvenimenti, fatti, circostanze, eventi politici di crescente gravità, spesso accompagnati da commenti e dichiarazioni che non rispettano la correttezza istituzionale, gettano il Paese nell'incertezza e nello sgomento".

Nella lettera si cita il caso Almasri, "ancora lontano dall'essere chiarito e per il quale abbiamo chiesto l'urgente calendarizzazione della mozione di sfiducia al Ministro Nordio.
Seguono "la sconcertante vicenda del software spia e le omissioni sull'intelligence, sulle quali non è tollerabile neanche un giorno in più senza che sia fatta luce", e "lo scorretto comportamento della maggioranza parlamentare nella conduzione della Commissione di inchiesta sull'epidemia Covid".

L'ultimo caso in ordine di tempo è proprio quello del sottosegretario Andrea Delmastro Delle Vedove, "con la conseguente consueta e sgrammaticata reazione del governo, ancora una volta pronto a scagliarsi contro la magistratura, e i limiti costituzionali irrisolti sul ddl Sicurezza", scrivono i rappresentati delle opposizioni, che proseguono con la richiesta di "risposte immediate e chiare".

Davide Fifaco