Matteo Salvini, Giorgia Meloni e Antonio Tajani si sono incontrati con il Presidente Mattarella a nome dell'intero centrodestra, manifestandogli preoccupazione per la condizione dell'Italia, colpita dall'emergenza sanitaria ed economica che sta falcidiando le imprese e rendendo drammatica la situazione per molte famiglie. I leader dell'opposizione hanno inoltre sottolineato l'impossibilità di lavorare con una maggioranza inconsistente ed hanno ribadito la loro fiducia nella saggezza dello stesso Mattarella.
Salvini intanto continua a chiedere che la parola venga data agli italiani con nuove elezioni.
Il ministro degli Esteri ed esponente di spicco del Movimento 5 Stelle, Luigi Di Maio, sui social ha scritto che in queste ore si sta cercando un consolidamento della maggioranza ed ha aggiunto che il Movimento mai potrà aprire un dialogo con soggetti condannati od indagati per mafia o reati gravi. Il consolidamento non potrà quindi avvenire a scapito della questione morale, conclude Di Maio.
Questo mentre il segretario dimissionario dell'UDC, Lorenzo Cesa, e sotto indagine dalla Direzione distrettuale antimafia di Catanzaro.
Nel Partito Democratico Franceschini avrebbe spiegato ai capigruppo Delrio e Marcucci che l'allargamento è la priorità. Non solo per il voto sulla giustizia, ma anche perché ora in quasi tutte le commissioni Italia Viva tiene in scacco la maggioranza e invece se nascesse un nuovo gruppo sarebbe possibile un riequilibrio dei componenti.
Mattero Renzi, intanto, riunisce i gruppi di Italia Viva per un'assemblea dei deputati e senatori a vita sulle strategie da portare avanti.
Ma all'attacco del governo va anche il presidente della Regione Emilia-Romagna Stefano Bonaccini: "Credo che serva, nel giro di pochi giorni, come penso pretenda giustamente il presidente della Repubblica, un numero di parlamentari e senatori che garantisca che i numeri" della maggioranza "vengano irrobustiti". Bonaccini aggiunge che servono inoltre un programma di legislatura, anche nuovo e rafforzato, ed una nuova squadra di governo. Bonaccini conclude chiedendo un maggiore coinvolgimento delle parti sociali e degli amministratori locali.
Davide Fifaco