"Non ci si può cullare nell'illusione di perseguire prima gli obiettivi di sviluppo economico per poi affrontare in un secondo momento le problematiche ambientali" ha affermato il presidente della Repubblica italiana, Sergio Mattarella, parlando all'università di Nairobi.
Quando si parla di clima e cambiamenti climatici, prosegue Mattarella, "dobbiamo, tuttavia, chiederci: tutto questo è sufficiente? Credo che, in tutta onestà, sia difficile rispondere positivamente a questa domanda". "In segmenti della società e in alcuni Paesi non è presente il senso profondo dell'urgenza e della necessità di interventi incisivi".
"Non avremo un secondo tempo", sottolinea il capo dello Stato, aggiungendo che non è da oggi che si è consapevoli di come le attività umane abbiano un impatto sull'ambiente e sul clima: basti pensare alla deforestazione che ha caratterizzato lo sviluppo di tante aree in Europa", ha ricordato.
Il presidente della Repubblica si chiede quindi: "Come governare questi fenomeni, sfuggendo a una falsa alternativa tra rinuncia allo sviluppo o cristallizzazione dell'esistente? La risposta è nella espressione sostenibilità. Ambientale, sociale, economica. In altri termini saper considerare come unitari i destini delle popolazioni del pianeta. Per troppo tempo - ha aggiunto ancora Mattarella - abbiamo affrontato in modo inadeguato la questione della tutela dell'ambiente e del cambiamento climatico. Eppure, non da oggi siamo consapevoli di come le attività umane abbiano un impatto sull'ambiente e sul clima: basti pensare alla deforestazione che ha caratterizzato lo sviluppo di tante aree in Europa".
"Avverto un sentimento di profonda considerazione nel momento in cui mi rivolgo a voi nell'università - ha sottolineato - in cui ha insegnato Wangari Maathai, la prima donna africana a ricevere il Premio Nobel per il suo instancabile impegno a favore della promozione dello sviluppo sostenibile, della democrazia e della pace. Il suo esempio è stato fonte di ispirazione per numerosissimi donne e uomini in tutto il mondo. È anche grazie alle sue azioni se oggi il dibattito attorno al cambiamento climatico non è più appannaggio soltanto di scienziati e politici, ma è questione che mobilita le coscienze a livello globale".
Davide Fifaco