La conferma di tutte le misure anti contagio finora previste, senza chiusure di attività o orari limitati, ma con l'introduzione dell'obbligo delle mascherine all'aperto. È questa la linea che il ministro della Salute Roberto Speranza illustrerà oggi alla Camera in vista dell’approvazione del nuovo decreto sulle misure per limitare i contagi da Covid 19.
I contenuti sono emersi durante la riunione tra il governo e le amministrazioni locali sull'emergenza Covid: oggi, o al massimo domani, dopo l’informativa del ministro della Salute sull’emergenza, si riunirà il Consiglio di ministri per ufficializzare la proroga dello stato di emergenza fino al 31 gennaio, subito dopo Giuseppe Conte firmerà il decreto per i prossimi 30 giorni. Il provvedimento dovrebbe confermare tutte le misure vigenti più l’ampliamento sull'utilizzo delle mascherine, che bisognerà indossare anche all'aperto.
Per ora, ha fatto sapere l’esecutivo, “non c'è alcuna intenzione da parte del governo di chiudere ristoranti, bar e locali, né di anticiparne l'orario di chiusura introducendo di fatto un coprifuoco”. Non sono però escluse ulteriori eventuali misure, come le “chiusure selettive”, nel caso i dati sui contagi peggiorassero.
Ogni passaggio però, ha assicurato il governo, sarà sempre compiuto assieme alle regioni, chiamate ad applicare concretamente le misure e le altre amministrazioni locali. A riguardo, il ministro degli Affari regionali Francesco Boccia ha sottolineato “la necessità dell’unità massima, così come fatto nella fase più critica” dell’epidemia e invitato alla “leale collaborazione e l'unità tra Stato, regioni ed enti locali”
“Escludiamo nuovi lockdown”, ha ribadito il ministro dell'Economia Roberto Gualtieri “ma per escluderli dobbiamo evitare i contagi e dobbiamo mettere un surplus di attenzione e rigore nel contenimento del virus”. La ministra dell'Istruzione Lucia Azzolina ha poi sottolineato come al momento “La scuola non ha avuto un impatto su aumento contagi se non residuale: nelle prime due settimane il personale docente contagiato è lo 0,047 per cento del totale, gli studenti lo 0,021 per cento, e personale Ata 0,059”.

Alessandro Martegani

Foto: EPA
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