Foto: Pixabay
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Secondo l'ultima bozza circolata del decreto-legge sulle liste di attesa la misura principale sarà la creazione di una Piattaforma nazionale per le liste d'attesa (da istituire presso l'Agenas, agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali), con l'obiettivo di disporre un monitoraggio puntuale e reale dei tempi di erogazione delle prestazioni sanitarie. Sette, in totale, gli articoli del disegno di legge in cui è previsto anche tra le altre cose un Cup unico e la possibilità di effettuare esami nel weekend.

La necessità di un nuovo sistema di monitoraggio era stata più volte evidenziata dal ministro della Salute Orazio Schillaci, per conoscere esattamente i tempi di attesa, prestazione per prestazione, regione per regione. La piattaforma nazionale, nelle intenzioni del provvedimento, dovrà dialogare con quelle regionali delle liste di attesa, garantendo maggiore sinergia.

Nel provvedimento in arrivo si parla, inoltre, di obbligo di un Cup unico regionale o intraregionale con tutte le prestazioni disponibili del pubblico e del privato convenzionato.
Viene anche ribadito il divieto per le aziende sanitarie e ospedaliere di sospendere o chiudere le attività di prenotazione, le agende. Si incentivano poi le Regioni ad adottare soluzioni digitali per agevolare la prenotazione autonoma delle visite e il pagamento del ticket.
Anche per il cittadino ci sono regole da rispettare: chi non effettua la visita o l’esame prenotato senza preavviso dovrà pagare ugualmente il ticket, chi rifiuta un esame deve dare la possibilità ad altri di poter usufruire della prestazione.

Si parla anche della possibilità di visite ed esami diagnostici il sabato e la domenica, prolungando la fascia oraria. E, come spiegato anche dal ministro, si incrementa la spesa per il personale di un importo complessivo pari al 15% dell'incremento del Fondo sanitario rispetto all’anno precedente.

Da subito, ha confermato Schillaci, "ci sarà un'agenda unica di prenotazione, che metterà insieme tutte le prestazioni disponibili nel pubblico e nel privato convenzionato".

Davide Fifaco