Raffica di arrivi a Lampedusa: 705 migranti sono giunti sull'isola siciliana, dopo 17 sbarchi a partire dalla mezzanotte. Mercoledì, con 13 barchini, sono state soccorse invece 470 persone.
Un altro barchino è invece naufragato, sempre ieri nel tardo pomeriggio: un'imbarcazione di 8 metri salpata da Sfax, in Turchia, è affondata; venti migranti, originari di Camerun e Costa d'Avorio sono stati salvati mentre è stato recuperato il corpo di una giovane donna.
Sempre ieri era naufragato un altro barchino e Guardia costiera e Guardia di finanza avevano salvato 38 migranti, compresi un minorenne e undici donne.
Sull'isola, in circa 24 ore, sono quindi sbarcate oltre 1.100 persone, tra le quali minorenni e donne, provenienti principalmente da Ciad, Siria, Sudan, Yemen, Senegal, Mali, Guinea, Burkina Faso, Camerun, Costa d'Avorio, Liberia e Gambia. I vari gruppi, portati all'hotspot di contrada Imbriacola, hanno riferito di essere salpati tutti da Sfax e che le traversate sono state molto difficili perché il mare è molto mosso.
Intanto, nel giorno in cui Cutro, dove è accaduta la tremenda tragedia costata la vita ad oltre 70 migranti, ospita il Consiglio dei ministri con la discussione sul decreto flussi ed il contrasto all'immigrazione, l'ex ministro degli Esteri Gianfranco Fini, il cui nome è legato proprio ad una legge sui migranti, ha dichiarato che è arrivato il momento di cambiarla.
"Siamo in presenza di un fenomeno emergenziale straordinario e lo scenario è radicalmente diverso rispetto all'anno in cui fu varata la legge", spiega Fini, aggiungendo: "Il mondo è cambiato, un tempo il punto erano i cosiddetti migranti economici ed erano pochi quelli che chiedevano asilo. Oggi, e lo leggo dalla lettera della von der Leyen, la dimensione dell'immigrazione riguarda tutta l'Europa e quella parte del mondo che vive in condizioni economiche migliori rispetto a quell'altra grande parte, che vive in condizioni disastrose".
Davide Fifaco