Nel discorso che ha segnato il momento conclusivo, Papa Francesco ha fatto un sentito appello affinché nessun tipo di abuso rimanga nascosto, come era abitudine nel passato. "La copertura degli abusi favorisce il dilagare del male e aggiunge un ulteriore livello di scandalo. La Chiesa dovrà ascoltare, tutelare, proteggere e curare i minori abusati, sfruttati e dimenticati, ovunque essi siano", ha sottolineato il Pontefice. Secondo il Santo Padre, l'universalità e la diffusione di tale piaga non ne diminuiscono la mostruosità soprattutto quando questa si manifesta nella Chiesa, in qual caso diviene infatti ancora più scandalosa in quanto in contrasto con la sua autorità morale e la sua credibilità etica. In nome delle tante vittime nascoste nelle famiglie e in diversi altri ambiti della società, Papa Francesco ha lanciato un appello per la lotta a tutto campo contro gli abusi su minori sia da parte delle autorità che delle singole persone, perché si tratta di crimini abominevoli che vanno cancellati dalla faccia della Terra. Chiamate in causa, le vittime degli abusi da parte dei preti si sono fatte sentire, manifestando la propria disapprovazione per quello che è stato definito un discorso troppo vago in cui non sono state prese, come forse si aspettavano, decisioni concrete e misure decisive. Francesco Zanardi, presidente della Rete l'Abuso, si è detto indignato per l'esito della conferenza. "Questo doveva essere il summit della tolleranza zero e invece direi che siamo alla zero credibilità. Molti vescovi dopo questi quattro giorni sarebbero dovuti uscire senza abito talare. La Chiesa non è vittima, è carnefice", è tornato a ribadire Zanardi.
Maja Novak