Un patto antinflazione fra imprese e governo per contenere l’aumento dei prezzi su alcuni prodotti ritenuti essenziali per i cittadini, e non solo prodotti alimentari: è quanto avrebbero concordato il ministro delle Imprese e del made in Italy Adolfo Urso e le principali associazioni di rappresentanza dell'industria del largo consumo in Italia.
Viste le difficoltà delle famiglie italiane di fronte all’aumento dei prezzi, ha detto il ministro dopo l’incontro, “il governo ha concordato con le imprese un piano di contenimento dei prezzi di beni a più largo consumo, non soltanto alimentari, dal primo ottobre al 31 dicembre”.
“Le associazioni che rappresentano l’industria della produzione – ha detto Urso - parteciperanno al patto antinflazione insieme alla distribuzione, ai commercianti, agli esercenti, e anche alle altre associazioni di impresa. Non sarà solo un paniere di prodotti alimentari ma di largo consumo”. "Questo – ha spiegato - darà un colpo definitivo all’inflazione a beneficio di tutto il sistema paese e darà anche fiducia ai consumatori”.
Fra le voci non figurano però per ora le bollette e i prezzi della benzina, su cui però Urso ha annunciato un “confronto con gli altri ministri per interventi a favore di ceti meno abbienti”. Si tratta però di un capitolo urgente, come sottolineano le organizzazioni dei consumatori, secondo le quali “gli italiani vanno incontro a una stangata d'autunno da 1.600 euro a famiglia”.
Secondo Assoutenti i prodotti alimentari in Italia “costano il 10,1% in più rispetto allo scorso anno”, e nel periodo settembre-dicembre 2022, "il prezzo della benzina si è attestato a una media di 1,679 euro al litro, mentre oggi un litro di verde costa in media 1,947 euro”. “Se i listini alla pompa dovessero mantenersi ai livelli attuali, la spesa per i rifornimenti, ipotizzando due pieni al mese a famiglia, salirebbe nell'ultimo quadrimestre di 107 euro rispetto a quanto speso negli stessi 4 mesi del 2022”.
Alessandro Martegani