Il ministro Matteo Salvini ci crede e ne farà probabilmente l’obiettivo principale del suo mandato, la società Ponte sullo Stretto, liquidata dopo lo stop deciso dal governo Monti nel 2012, è nuovamente rinata, e anche il Parlamento ha detto “sì”, ma sul progetto del ponte sullo Stretto di Messina il confronto rimane difficile e non solo con ambientalisti e opposizione.
L’ultimo parere negativo in ordine di tempo sull’opera faraonica, un ponte a campata unica lungo più di tre chilometri e con due piloni alti più di 400 metri, è giunto infatti dal presidente dell’autorità nazionale anticorruzione, Giuseppe Busia, che nella relazione annuale sull’attività dell’Anac, ha sottolineato come ci sia “uno squilibrio nel rapporto tra il concedente pubblico e la parte privata, a danno del pubblico, sul quale finisce per essere trasferita la maggior parte dei rischi”, e ha evidenziato i rischi d’infiltrazioni criminali dopo le deroghe inserite al codice degli appalti.
Il Ministero delle infrastrutture ha giù definito le parole del presidente dell’Anac “totalmente infondate”, ma l’Autorità non è l’unica a nutrire dei dubbi sia sulla fattibilità, sia sulla reale utilità dell’opera, che costerà 14 miliardi, cifra che però al momento non si sa dove andare a prendere.
L’area in cui dovrebbe sorgere è altamente sismica, una caratteristica che aveva fatto subito escludere l’ipotesi di un tunnel, ed è spazzata da forti venti, che secondo le organizzazioni ambientaliste determinerebbero la chiusura del ponte alle automobili per 80 giorni l’anno. Il ponte a campata unica impatterebbe in modo limitato su fondali, flora e fauna marine, ma l’area è percorsa da migrazioni di uccelli che potrebbero essere compromesse dalla struttura, ritenuta fra l’altro troppo bassa per consentire il passaggio di grandi navi, che sarebbero costrette a fare il giro della Sicilia.
Anche molti geologi hanno espresso dubbi sulla sicurezza della struttura, ma questo non sembra scoraggiare il ministro Salvini, che ha già una data per l’avvio dei lavori. “I cantieri del Ponte verranno aperti nell’estate del 2024 – ha dichiarato -: nomineremo nove esperti, scienziati di altissimo livello, che seguiranno lo sviluppo di questa meraviglia della tecnica, lavorando naturalmente d’intesa con tutti gli ingegneri e i tecnici delle società coinvolte nell’impresa. Sarà il ponte più monitorato, studiato e controllato del mondo e il primo treno potrebbe sfrecciare sul ponte nel 2032”.
Alessandro Martegani