Condizioni di viaggio difficili, prezzi alle stelle e anche biglietti venduti per voli inesistenti: è quanto hanno dovuto e devono affrontare i viaggiatori che decidono di prendere un aereo in Italia.
Nelle ultime settimane si sono moltiplicate le segnalazioni di cittadini che, dopo aver acquistato un biglietto aereo, spesso a caro prezzo, hanno scoperto che il volo era stato cancellato ufficialmente da settimane. I voli appaiono regolarmente sul sito della compagnia, ma pochi giorni dopo l’acquisto, o anche pochi giorni prima della partenza, anche per prenotazioni eseguite con mesi di anticipo, il cliente riceve un messaggio che lo informa che il volo non sarà effettuato e che sarà emesso un voucher, da utilizzare entro un determinato periodo, senza alcun rimborso in denaro.
Si tratta di una pratica che ha creato gravi disagi ai viaggiatori, che spesso si sono visti anche proporre in alternativa voli a settimane dalla data prescelta o addirittura per mete diverse o per il percorso in senso contrario rispetto al biglietto acquistato. Non sempre è possibile utilizzare il buono o semplicemente non si ha necessità di partire in altri periodi e si rischia di perdere somme anche ingenti. Il prezzo dei biglietti ha subito un’impennata dallo scoppio dell’emergenza Coronavirus in Italia, con tariffe che superano anche i 400 o 500 euro per un volo interno, in particolare in coincidenza con i periodi di rientro per lavoratori e studenti, a fronte di tariffe sotto i 50 euro per voli verso altre capitali europee.
L’Enac, l’Ente Nazionale per l’Aviazione Civile italiano, ha ammonito le compagnie perché non si ripetano casi simili, ma tutt’ora è possibile acquistare voli per tratte di cui le compagnie hanno annunciato la cancellazione da settimane.
Anche le organizzazioni dei consumatori hanno attaccato, accusando le compagnie di voler reperire liquidità ad ogni costo, viste le difficoltà nel far fronte, in assenza di aiuti di Stato, a spese anche basilari come carburante e pagamento degli stipendi.
Alessandro Martegani