È presto per essere anche solo cautamente ottimisti, ma per la prima volta sia il dato delle vittime sia quello dei contagiati ha rivelato un segnale di rallentamento.
Secondo le ultime cifre diffuse dalla protezione civile l’incremento del numero dei malati è stato di 3.957 nelle ultime 24 ore, il dato precedente era pari a 4.821. Stessa dinamica anche per il numero, comunque impressionante, delle vittime: 651 nell’ultima giornata, comunque meno del precedente, il peggiore dall’inizio dell’epidemia, pari a 793. In totale i malati sono saliti a 46.638 e le vittime a 5.476. Dato positivo quello dei guariti, che sono più di settemila 952 in più.
"I numeri di oggi sono minori rispetto a quelli di ieri, e mi auguro che possano essere confermati – ha detto il Commissario per l'emergenza Angelo Borrelli -, ma non bisogna abbassare la guardia, dobbiamo tenere le misure adottate e rispettare le indicazioni del governo”.
La battaglia dunque continua: il Premier Giuseppe Conte ha deciso di dare via libera alla chiusura di tutte le attività considerate non essenziali, e il governo ha anche ribadito in un’apposita ordinanza il divieto “a tutte le persone fisiche di trasferirsi o spostarsi in un comune diverso da quello in cui si trovano, salvo che per comprovate esigenze lavorative, di assoluta urgenza o motivi di salute”. Il timore è che si verifichino nuove “fughe” di persone verso sud dopo il blocco alle attività produttive.
Evitare che l’epidemia si diffonda al sud, area che non avrebbe le strutture ospedaliere in grado di reggere le conseguenze di un’epidemia come quella che ha colpito il nord del paese, è uno dei principali obiettivi del governo in questo momento, accanto al contenimento e alla cura dei malati al nord. Anche il governatore della Campania, Vincenzo De Luca, ha sollecitato allo stesso Conte “l'adozione di misure drastiche per bloccare il prevedibile flusso di cittadini di ritorno al Sud e in Campania per la chiusura di attività produttive".
In questa situazione diventa vitale l’efficienza dei controlli che continuano ad aumentare in tutto il paese: solo elle ultimi 24 ore sono stati più di 200 mila con 11 mila presine denunciate.
Domenico Arcuri, commissario straordinario all’emergenza Coronavirus ha intanto annunciato che entro martedì tutte le regioni avranno le mascherine necessarie per medici, operatori sanitari e malati e a partire dalla settimana successiva il governo conta “di dare a tutti gli italiani i dispositivi di protezione individuale”.
Alessandro Martegani