Walter Ricciardi, consulente del ministro della Salute italiano, ha spiegato che l'andamento dei contagi da coronavirus dimostra che c'è un rallentamento dell'aumento, al quale generalmente segue un appiattimento. Questo, secondo Ricciardi, indica che le misure in atto stanno funzionando. Inoltre, il consulente ha sottolineato che si riparlerà di riaperture quando ci sarà la diminuzione dei casi.
Intanto il governo sta studiando le soluzioni possibili per il periodo delle festività natalizie. Il Decreto del presidente del Consiglio dei ministri in vigore scadrà il 3 dicembre, con quello successivo verranno introdotte le nuove disposizioni antivirus. Al vaglio la possibilità se i dati lo permetteranno, di spostarsi tra le regioni gialle, mentre per ora sono escluse deroghe per feste e ritrovi in piazza a Capodanno.
Il ministro della Salute, Roberto Speranza, è però il primo a ripetere che il dibattito sul Natale è per ora per lo meno surreale, visto che la valutazione andrà effettuata a ridosso di quei giorni in base ai dati che verranno registrati. L'indicazione che i gran parte dei ministri e lo stesso presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, finora hanno dato è quella di un Natale più sobrio, senza veglioni, grandi festeggiamenti, baci ed abbracci. Questo però non significa chiusura totale, che equivarrebbe a dare il colpo finale al turismo e a migliaia di attività commerciali che nel periodo natalizio incassano più del 30% del fatturato annuo. Sarà consentito lo shopping per gli acquisti di Natale, con i negozi che potranno rimanere aperti in una fascia oraria più ampia per evitare assembramenti. Ci sarà anche l'apertura dei centri commerciali nei fine settimana e nei giorni festivi e saranno contingentati gli ingressi non solo nei negozi ma anche in strade e piazze, soprattutto in alcune grandi città e nel fine settimana. Apertura serale, inoltre, anche per ristoranti e pub.
Davide Fifaco