Mancano meno di 48 ore dalla fine della campagna elettorale in Italia, una partita che non è stata molto seguita a livello nazionale, nonostante la rilevanza delle sfide in corso.
Tutto il paese sarà infatti chiamato a confermare o respingere la modifica della Costituzione che taglia di un terzo il numero dei parlamentari, portandolo da 945 a 600. Una partita che sembra già segnata in partenza, la maggior parte delle forze politiche si sono dichiarate a favore, ma che ha anche diviso i partiti, con esponenti di primo piano della politica e della cultura che si sono espressi contro.
Si tratta di una riforma che potrebbe rivoluzionare meccanismi ed equilibri del Parlamento, ma che è passata in secondo piano rispetto alle sfide per il rinnovo del governo in sette regioni italiane: Veneto, Toscana, Campania, Puglia, Liguria, Marche e Valle d'Aosta.
Le sfide più seguite sono quella della Toscana, dove la Lega proverà a strappare alla sinistra una roccaforte storica, una situazione analoga a quella delle Marche, e della Campania, dove il governatore uscente Vicenzo de Luca cerca la riconferma contro il centro destra. La Liguria è invece l’unica regione in cui Pd e 5 Stelle hanno trovato un’intesa su un candidato comune, per cercare di battere il governatore di centro destra uscente Giovanni Toti; un’operazione non riuscita in Veneto, dove Luca Zaia sulla carta sembra destinato alla riconferma. Scenario invertito in Puglia, dove Michele Emiliano, sostenuto dal Pd e altre forze di sinistra, cerca la riconferma.
Si tratta di un test che potrebbe dare indicazioni anche a livello nazionale, anche se sia il premier Conte sia i leader di Pd e 5 Stelle hanno escluso che ci possano essere conseguenze sul governo. La perdita di regioni come Toscana e Puglia però ben difficilmente potrebbe essere incassata senza contraccolpi, e proprio per questo i leader del centro destra, come Matteo Salvini, hanno puntato tutto sulla critica al governo e alla maggioranza Pd 5 stelle, giocandosi la campagna elettorale su temi nazionali.

Alessandro Martegani

Foto: MMC RTV SLO
Foto: MMC RTV SLO