Un paese con un altissimo debito, ma con famiglie con un'alta ricchezza accumulata. È il quadro che emerge dall'indagine pubblicata dalla Banca d'Italia in collaborazione con l'Istat.
Alla fine del 2017 la ricchezza netta delle famiglie italiane è stata pari a 8,4 volte il reddito disponibile e, secondo lo studio elaborato sui dati dell'Ocse, il rapporto è più alto rispetto a quello di paesi come Francia o Regno Unito.
Alla fine del 2017 il valore della ricchezza pro capite delle famiglie italiane, tornata a crescere dopo tre anni di calo, si è collocato anche leggermente al di sopra di quello delle famiglie tedesche: a influire su questa situazione la tendenza degli italiani a immobilizzare ricchezza, soprattutto acquisendo beni immobili, una componente che, se pur in calo negli ultimi anni, rimane molto alta.
"Alla fine del 2017 le abitazioni costituivano circa la metà della ricchezza lorda delle famiglie" dice l'indagine Istat-Bankitalia. Su una ricchezza totale di 9743 miliardi di euro, "le abitazioni hanno un valore pari a 5.246 miliardi, la metà della ricchezza lorda".
Nonostante l'Italia sia uno dei paesi con il più alto debito pubblico rispetto al Pil, un'alta evasione e difficoltà nella raccolta delle imposte, le famiglie della penisola superano quelle tedesche, inglesi e francesi nel rapporto fra ricchezza e reddito.
A spingere il rapporto fra ricchezza posseduta e reddito, influisce anche la scarsa dinamicità dei redditi nel paese, praticamente stagnanti da anni, ma c'è anche chi punta il dito sull'economia sommersa, che alimenterebbe il patrimonio delle famiglie, senza però figurare nei redditi percepiti.
Alessandro Martegani