Con gli ultimi due decessi salgono quindi a 63 le vittime del Coronavirus tra i medici. Secondo i dati dell'Istituto Superiore di Sanità sono oltre 8.300 gli operatori sanitari contagiati.
Per questo motivo l'Istituto Superiore di Sanità ha rilasciato un documento di aggiornamento sull'uso delle protezioni come mascherine, visiere, camici e guanti, a seconda del livello di rischio, per tutti i medici e operatori della sanità.
Il viceministro alla Salute, Pierpaolo Sileri, ha spiegato che la curva dei contagi cresce ma si mostra più lineare, regolare. Questo vuol dire, secondo le elaborazioni dei virologi, che il raggiungimento del picco si avrà nel giro di 7-10 giorni e, ragionevolmente, da li in poi la diminuzione del contagio. Necessario inoltre aumentare il numero dei tamponi, che vanno eseguiti a più cicli su tutte le persone esposte o venute a contatto con chi è stato colpito dal virus, quindi soprattutto il personale sanitario ed altre categorie di lavoratori come forze dell'ordine, farmacisti, addetti nei supermercati e giornalisti, ovvero chi ha una frequente e regolare esposizione al pubblico.
Intanto gli ultimi dati nazionali rilasciati dalla Protezione civile, parlano di 75.528 malati di Coronavirus in Italia, un incremento di 1.648 rispetto al precedente rilevamento. Importante evidenziare che domenica l'incremento era stato di 3.815, più del doppio. Sono 11.594 i decessi, 812 in più. 14.620 le persone guarite, un incremento di 1.590 unità, il dato più alto dall'inizio dell'emergenza.
Anche in Lombardia continua a diminuire la crescita dei contagi, con 1.154 rispetto ai 1.592 di domenica. Rimane però alto il numero di decessi, 458 vittime, che porta il totale a 6.818.
Inoltre sono partiti in Italia i test preclinici di cinque vaccini contro il Covid-19. I risultati sono attesi a metà maggio e la sperimentazione umana potrebbe partire in autunno. I vaccini si basano su diverse regioni della proteina “Spike”, la principale arma con cui il virus aggredisce le cellule respiratorie umane.
Davide Fifaco