È durata solo una notte l’euforia di Matteo Salvini per l’approvazione del decreto sicurezza. A meno di 24 ore dal via libera del Senato, il leader della Lega ha nuovamente incontrato le parti sociali al Viminale per parlare della legge di bilancio: si tratta di un’iniziativa che aveva provocato l’irritazione del Premier Giuseppe Conte, che aveva rivendicato il ruolo di interlocutore con sindacati e imprenditori.
Riserve che non hanno fermato il ministro dell’interno, che ha nuovamente riunito le parti sociali per parlare della prossima legge di Bilancio: Salvini ha sottolineato l’esigenza di una “manovra vera, con soldi veri per investimenti, opere pubbliche e infrastrutture”. “Servono investimenti” ha spiegato, ma la manovra non può essere un "gioco delle tre carte", e gli sgravi non debbono essere recuperati con nuove misure.
Salvini ha confermato l’intenzione di attuare "un coraggioso e sostanzioso abbassamento delle tasse". "Sono pronto – ha aggiunto - ad andare a contrattare la flessibilità necessaria con l'Europa per spendere su questi obiettivi".
L’iniziativa di Salvini continua però a essere intrepretata come una fuga in avanti dagli alleati di governo, che lo stesso Salvini non rinuncia ad attaccare: “Non mi sembra – ha detto parlando del ministro delle infrastrutture Danilo Toninelli - all’altezza di gestire le infrastrutture di un Paese bello ma difficile come l'Italia”.
Un riferimento diretto alla vicenda della Tav, e alla mozione presentata dai 5 Stelle nonostante il via libera da parte del premier Giuseppe Conte, uno dei temi che dividono la Lega dai Grillini, e su cui la maggioranza potrebbe disgregarsi. “Sulla Tav si è perso un anno, -ha detto Salvini -. Se dovessi ritenere che non c'è più strada, - ha concluso - bisogna prenderne atto".
Immediata la replica di Luigi di Maio: "Noi voteremo la nostra mozione convintamente, è un regalo da 2,2 miliardi a Macron. La mozione - ha spiegato - è un atto di impegno al Parlamento che è l'unico che può fermarlo”.


Alessandro Martegani


Namesto ukrepov za brzdanje dolga je podpredsednik vlade Mateo Salvini predlagal spremembo evropskih fiskalnih pravil. Foto: Reuters
Namesto ukrepov za brzdanje dolga je podpredsednik vlade Mateo Salvini predlagal spremembo evropskih fiskalnih pravil. Foto: Reuters