"Chiuderemo gli aeroporti", con questa frase perentoria il ministro dell'Interno italiano Matteo Salvini si è immediatamente rivolto alla Germania, da dove domenica era giunta la notizia di voli charter non autorizzati per portare in Italia decine di immigrati che avrebbero dovuto chiedere l'asilo in Italia. Una chiusura netta, sulla linea del divieto di approdo alle navi delle ONG con a bordo migranti provenienti dalla Libia, alla quale Berlino ha subito risposto negando qualsiasi addebito e assicurando che nessun "dublinante" sarà mandato in Italia, se non i 25 che come previsto dal trattato vengono mandati ogni mese su voli di linea. La voce sarebbe stata messa in giro dal ministro dell'Interno Horst Seehofer, che si trova in piena campagna elettorale nel suo land la Baviera dove da sempre il suo partito la CSU porta avanti una politica di chiusura ai migranti. Un braccio di ferro tra i due ministri dell'Interno che giunge prima del delicatissimo Forum G6 e che fa seguito alle tensioni tra i due paesi che nelle scorse settimane avrebbero dovuto firmare un accordo per regolare i flussi, con la Germania che avrebbe dovuto garantire la presa in carico di parte dei migranti sbarcati sulle coste italiane. A rasserenare il clima ci ha pensato il ministro degli Esteri, Enzo Moavero Milanesi, rinnovando gli auguri per il 3 ottobre (la festa tedesca del giorno dell'unità) e ricordando che «le relazioni fra Italia e Germania rivestono un'importanza notevole». Le tensioni, in realtà. a livello sotterraneo restano e bisognerà vedere come ci si muoverà a livello europeo su questo fronte nei prossimi mesi.