Si parlerà sicuramente anche di pandemia e vaccini, ma l’incontro in programma nel pomeriggio a Roma fra il premier italiano Mario Draghi e il neo cancelliere tedesco Olaf Scholz, ha un carattere prevalentemente finanziario e diplomatico.
Al centro del colloquio, la durata prevista è un’ora, soprattutto le richieste italiane di una revisione del patto di stabilità, per gestire l’enorme massa di debito generata dai finanziamenti necessari per consolidare la ripresa. Una posizione che aveva ricevuto delle prime aperture da Berlino, dopo anni di contrasti con Roma su questi temi. In passato, come ministro della Finanze, Scholz aveva detto che il patto è già abbastanza flessibile, ma ci sono segnali di apertura su questo fronte. La Germania potrebbe acconsentire a una riforma dei criteri di Maastricht senza però toccare i principi fondamentali, e sembra disposta ad accettare una maggiore flessibilità per tutti gli investimenti che vadano a favore della transizione ecologica.
L’idea sarebbe quella di far trattare separatamente ogni paese con Bruxelles per avviare una strategia di riduzione del debito differenziata, ma Scholz punta anche a rinsaldare i rapporti fra Roma e Berlino, approfittando della presenza a Palazzo Chigi di Mario Draghi, magari con un trattato che vada nella direzione di quello firmato al Quirinale fra Italia e Francia. I giornali tedeschi parlano anche dell’intenzione di Scholz di proporre un piano d’azione comune fra i due paesi, che dovrebbe essere rinnovato e aggiornato ogni anno. Un’idea che potrebbe anche dare il via a una nuova triangolazione con la Francia.
Non potrà mancare un confronto sulle misure contro la pandemia: Berlino non aveva apprezzato la decisione autonoma di Roma d’imporre i tamponi per entrare nel paese anche ai vaccinati, ma dall’altra parte il governo tedesco, con il nuovo ministro della salute, il virologo Karl Lauterbach ha sostenuto la necessità dell’obbligo vaccinale per controllare la pandemia, un punto sui cui Roma per ora non sembra voler discutere.
Ci sarà probabilmente spazio anche per i grandi dossier internazionali come i rapporti con la Russia e la Cina: Scholz nei giorni scorsi è andato a Parigi, Bruxelles e a Varsavia, affrontando il tema dei rapporti con Mosca.
Alessandro Martegani