Con la scomparsa di Luigi De Filippo rimane senza eredi la grande tradizione teatrale napoletana e italiana rappresentata dalla sua famiglia che ha origine nell'altra, egualmente storica, di Eduardo Scarpetta. Figlio di Peppino De Filippo, mentre gli zii erano Titina e Eduardo, suo cugino Luca, sentiva fortemente il valore di questa eredità. De Filippo aveva recitato sino a tre mesi fa uno dei capolavori di suo zio, "Natale in casa Cupiello"
al teatro Parioli di Roma, di cui aveva assunto le redini nel 2011. Nato a Napoli il 10 agosto del 1930, Luigi vive da subito in teatro e sviluppa una passione musicale, grazie alla zia Titina che gli insegna a leggere gli spartiti e a suonare il pianoforte, ma il suo destino è il palcoscenico dove approda grazie allo zio Eduardo e dove ha il proprio vero debutto a soli 21 anni. Nel 1978 fonda una sua Compagnia di Teatro, aggiungendo un nuovo significativo tassello alla storia dei De Filippo, ottenendo subito un personale successo, proponendosi come uno dei depositari della grande tradizione scenica napoletana. Con la maturità artistica e l'indipendenza comincia anche a scrivere testi dando dignità di commedia alla farsa. Negli ultimi anni si era dedicato ai ricordi dei De Filippo, scrivendo libri e costruendo recital, uno dei quali era previsto per metà aprile, in cui parlava dei protagonisti della sua famiglia, del teatro di Eduardo, spietato ma vero, di quello di suo padre più leggero e ironico. La camera ardente per Luigi De Filippo sarà allestita domani 2 aprile al teatro Parioli di Roma. I funerali saranno celebrati martedì 3 aprile alle 11.30 nella Chiesa degli Artisti di piazza del Popolo.