Dopo alcuni giorni di stallo, grazie all'intervento del Quirinale la nave della Guardia Costiera italiana "Diciotti" ha potuto far sbarcare al porto di Trapani le decine di migranti trasbordate dalla nave battente bandiera italiana "Vos Thalassa". Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha infatti telefonato ieri al premier Giuseppe Conte per autorizzare lo sbarco, andando contro alla decisione del Ministero degli Interni che non aveva autorizzato lo sbarco.
Tra i migranti soccorsi ci sono tre donne e due minori non accompagnati. La maggior parte arriva dal Pakistan, 12 dal Sudan, 10 dalla Libia, 7 dalla Palestina, 4 da Marocco e Algeria, 2 dall'Egitto e singoli dal Ciad, Nepal, Yemen, Ghana e Bangladesh. I primi a scendere nel porto di Trapani sono stati i due migranti, che dopo alcune aggressioni sulla Vos Thalassa, sono stati indagati dalla Procura per violenza privata continuata ed aggravata al danno del comandante e dell'equipaggio del rimorchiatore.
Fonti del Viminale esprimono "stupore" per la telefonata di Mattarella, dicendosi anche rammaricate per la decisione della Procura di Trapani di non ammettere alcun provvedimento restrittivo per tutti i 67 migranti presenti sul natante. Il Ministro degli interni Matteo Salvini ha accettato a malincuore l'intervento del governo, dicendo di "non volersi fare indietro" e di proseguire sulla sua strada volta ad aumentare i controlli sui migranti che sbarcano in Italia, cercando di disincentivare a monte l'arrivo con il blocco dei soccorsi.
Il vice premier Di Maio è intervenuto tentando di smorzare i toni e ha invitato tutti a rispettare le decisioni del Presidente.