"Fra qualche ora inizieranno le operazioni di sbarco della Sea Watch". IL premier Giuseppe conte ha confermato da Milano lo sblocco ella situazione della Sea Watch, la nave che da due settimane è al largo delle coste italiane con 47 persone a bordo.
La svolta è giunta dopo la disponibilità di 6 paesi, "Germania, Francia, Portogallo, Romania e Malta" e poi anche il Lussemburgo, ad accogliere i migranti maggiorenni, mentre i minori saranno accolti in una struttura religiosa nei pressi di Gorizia.
La formalizzazione dell'accordo con gli altri Paesi europei sta dunque posto fine ad un nuovo braccio di ferro far il ministro Salvini da una parte, e i paesi europei e le organizzazioni umanitarie dall'altra. La svolta è giunta a Cipro, dopo un incontro fra il premier Conte e il presidente francese Macron, che però ha chiesto a Roma di applicare «tre principi»: lo sbarco immediato «nel porto più vicino, cioè l'Italia», la «distribuzione dell'onere» d'accoglienza, e «il rispetto delle regole da parte delle Ong».
Il caso Sea Watch ha però fatto salire la tensione nella maggioranza, accanto a quella della nave Diciotti, che vede il ministro Salvini accusato di sequestro di persona dalla magistratura di Catania che ha chiesto l'autorizzazione a procedere.
Il vertice avuto nella notte fra il premier Giuseppe Conte e i vicepremier Matteo Salvini e Luigi Di Maio non ha ridotto le distanze sulla gestione dei migranti soprattutto sul voto all'autorizzazione a procedere, nodi che rischiano di compromettere la stabilità dell'esecutivo.
La Lega ha chiesto di non concedere l'autorizzazione, e di considerare il blocco allo sbarco della Diciotti un'azione del Governo, il premier Conte si è assunto la responsabilità della decisione, ma i 5 Stelle non sembrano voler accettare la linea della Lega, né l'ipotesi di negare l'autorizzazione.


Alessandro Martegani

Foto: Reuters
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