Le assenze alla Camera che hanno fatto mancare il numero legale hanno allungato i tempi previsti per l’approvazione del nuovo decreto, ma la strada sembra ormai tracciata e porta all’ampliamento dell’obbligo di portare la mascherina su tutto il territorio nazionale, senza però alcuna restrizione alle attività economiche e commerciali.
Oggi, dopo il voto alla Camera della risoluzione di maggioranza che autorizza il varo del decreto, il governo dovrebbe consultare le regioni e dare via libera al provvedimento che prevede l'obbligo d’indossare sempre la mascherina, sia all'aperto sia al chiuso, come già stabilito da alcune regioni. Se ne potrà fare a meno se si sta facendo attività motoria, se si va in moto, in bicicletta o in macchina, da soli o con i congiunti, o nei posti isolati.
Il testo dovrebbe prevedere tamponi obbligatori anche per che viene da Regno unito, Olanda, Belgio e Repubblica Ceca, come già richiesto per Croazia, Grecia, Malta, Spagna, Parigi e altre sette regioni della Francia.
Sono previste sanzioni da 400 a 1000 euro per chi non porta la mascherina e per i locali che non fanno rispettare le regole, così come per chi non rispetta l'obbligo della quarantena, e l’arresto da 3 a 18 mesi per chi non osserva l’isolamento dopo aver contratto il Covid-19.
Le nuove misure dovrebbero avere una durata di trenta giorni, ma nel caso i contagi mettessero sotto pressione il sistema sanitario, l’esecutivo si riserva d'introdurre chiusure selettive di alcuni settori e misure di distanziamento sociale, sempre in accordo con le regioni.
Infuria intanto la polemica per l’assenza del numero legale in aula, causato sia dalla strategia dell’opposizione, sia dall’assenza di molti parlamentari della maggioranza che hanno deciso di rimanere a casa in attesa dell’esito del tampone, anche se non avevano avuto contatti diretti con i colleghi risultati poi positivi.
Per ora il voto a distanza non è previsto, e l’opposizione di centro destra, che accusa il governo di voler prorogare lo stato di emergenza conservare i poteri straordinari, ha sottolineato le assenze fra le file della maggioranza, definita “litigiosa e assente, perfino quando si parla di virus”, dal leader della Lega Matteo Salvini.
“Sinistra e Cinquestelle non riescono a garantire il numero legale nel voto sulla loro risoluzione sulle misure di contenimento del coronavirus, nella quale hanno ingannevolmente inserito anche la proroga dello stato di emergenza – ha aggiunto la Presidente di Fratelli d'Italia, Giorgia Meloni - È questa maggioranza in frantumi che dovrebbe gestire l'aumento dei contagi, le risorse del Recovery Fund, la stagione complessa che stiamo affrontando? Le cose andranno sempre peggio, come abbiamo ampiamente previsto da mesi”.
Alessandro Martegani