Giorgia Meloni sembra aver raccolto gli auspici di Olaf Scholz alla vigilia dell’incontro fra i due capi di governo a Roma, e nella conferenza stampa finale ha sottolineato l’unità d’intenti fra Roma e Berlino su molti temi, in particolare su quelli europei, allontanando l’impressione che Roma si stesse avvicinando più alla linea dell’Ungheria di Orban che alle politiche di Bruxelles.
La Premier, al termine dell’incontro a Palazzo Chigi, ha sottolineato l’intenzione di "rafforzare e intensificare il dialogo bilaterale, anche grazie – ha aggiunto - al Piano d'Azione Italia-Germania su cui abbiamo sostanzialmente raggiunto l'intesa e che vorremmo adottare nel prossimo vertice intergovernativo che si terrà in Germania entro fine anno".
Uno dei punti critici era la gestione dell’immigrazione, che aveva spinto lo stesso Scholz a invitare Roma a non cedere alla linea sovranista di Orban: Meloni ha sottolineato come l’Italia stia operando bene, ma anche come gli ingressi e i movimenti secondari all’interno dell’Unione non possano essere gestiti come problemi distinti e vadano affrontati da tutti gli stati membri: “Abbiamo parlato di come l’Italia – ha detto rispondendo a una domanda sulla questione delle navi di due ong fermate dal governo italiano - sostanzialmente in solitudine, corra in lungo e in largo per tutto il Mediterraneo per salvare vite umane”.
“C’è una congiuntura sfavorevole – ha concluso - di fronte alla quale l’Italia fa un lavoro oggettivamente straordinario, ma io credo che la grade sfida sia fare quel lavoro insieme”. “Il tema è difendere i confini esterni, combattere la tratta di esseri umani, favorire un’immigrazione legale, anche con accordi con i paesi di origine”.
Il Cancelliere tedesco non è entrato nei particolari, parlando della necessità di cercare “percorsi comuni di migrazione”: in ogni caso, ha aggiunto, “i paesi di frontiera non possono essere lasciati da soli”.
Riguardo l’altro tema caldo, quello del debito e del Pnrr, Meloni ha sottolineato l’esigenza di “un nuovo Patto di stabilità, che guardi molto al sostegno alla crescita: la competitività europea ha bisogno di essere sostenuta da una visione e regole adeguate”. “Siamo d'accordo – ha assicurato la Premier - che le vecchie regole sono superate, e vanno cercate nuove regole a sostegno della crescita”.
Anche Scholz ha sottolineato che i rapporti tra Germania e Italia sono solidi, a partire dal tema dell’aggressione russa all’Ucraina.
“È un fatto incoraggiante- ha aggiunto - che l’Europa sia compatta davanti alla guerra in Ucraina, Putin aveva sottostimato la nostra capacità di stare uniti”.
Alessandro Martegani