Il governo italiano non vuole modificare i passaggi fondamentali della manovra, tuttavia se dagli studi e dagli approfondimenti in corso, emergessero delle possibilità di ritoccare qualche decimale non dovrebbero esserci problemi. La priorità, secondo fonti della Lega, è data alla conferma delle risorse per le pensioni, per il lavoro e per gli aiuti alle imprese. Segnali di apertura quindi verso la Ue.
Il governo italiano continua la trattativa con Bruxelles sulla manovra e dopo le aperture di ieri seguite agli incontri di Tria e Conte con i rappresentanti della Ue, questa sera è previsto un nuovo vertice di governo.
Secondo quanto sottolineato anche dal leader leghista, Matteo Salvini, la maggioranza sembra disponibile ad intervenire sui "decimali" a patto però di non toccare le misure di riforma essenziali per il governo giallo-verde.
Il premier Giuseppe Conte ha ribadito che: "è importante avere le relazioni tecniche per valutare esattamente l'impatto economico delle riforme come ho già detto quando ero a Bruxelles. Avremo a quel punto l'esatto impatto economico di queste misure, precise all'euro e potremmo allora valutare di tornare a Bruxelles e continuare il negoziato".
Luigi Di Maio sottolinea invece che il tema non sono i numeri ma i cittadini e gli obiettivi prefissati dal governo, ovvero quota 100, reddito di cittadinanza, i rimborsi ai truffati per le banche ed il pacchetto imprese, tutte misure da cui non si può prescindere. Di Maio aggiunge: "Se poi all'interno della contrattazione deve diminuire il deficit non è importante, importante che non sia abbassi la platea che riceve quelle misure".
Salvini ribadisce che è “una manovra che si fonda sul diritto al lavoro, il diritto alla pensione, il diritto alla salute e la riduzione fiscale. E quindi se a Bruxelles pensano di tenere in ostaggio il governo o sessanta milioni di italiani su uno zero virgola, siamo disponibilissimi a togliergli qualunque alibi". Il leghista, a chi gli chiede che informazioni ha avuto dall'incontro tra Juncker e Conte risponde che si è trattato di un faccia a faccia positivo, ma che lui non entra nel merito dei numeri.