La pandemia non ha certo migliorato le cose, ma il calo delle nascite in Italia è una tendenza ormai presente da almeno dieci anni e non accenna a cambiare rotta.
Lo conferma anche il report sulla Natalità 2021 dell’Istat, che evidenzia un nuovo record negativo per il paese: nel 2021 i nati sono stati 400.249, con un calo dell'1,1 per cento sull'anno precedente, quando le nascite erano state 400.643, e la tendenza viene confermata anche dai primi nove mesi dell’anno che sta per chiudersi.
Da gennaio a settembre le nascite sono state circa 6 mila in meno rispetto allo stesso periodo del 2021: se si guarda agli ultimi anni, il calo della natalità è superiore al 30 per cento rispetto al 2008.
A non fare più figli, o a farne di meno, sono quasi esclusivamente le coppie composte interamente da cittadini italiani, e calano anche le nascite all’interno delle coppie sposate, anche se quest’ultimo dato è influenzato esclusivamente dal calo dei matrimoni, determinato negli ultimi due anni dalla pandemia che ha indotto molte persone a rinviare o a rinunciare alle nozze, e ha visto il numero delle cerimonie praticamente dimezzato. Attualmente in Italia un bambino su tre è figlio di genitori non sposati.
Nel caso i genitori siano entrambi italiani i nati fuori del matrimonio raggiungono il 43 per cento, fra le coppie miste l’incidenza è più elevata se è il padre ad essere straniero, mentre per i nati da genitori entrambi stranieri la quota si abbassa bruscamente al 26,5 per cento.
Alessandro Martegani