Assomiglia sempre di più a una resa dei conti la scadenza delle elezioni europee in Italia: dopo la conclusione della vicenda Siri, che ha visto prevalere la linea dei 5 Stelle, Matteo Salvini è tornato all’attacco su temi cari alla Lega.
Da una parte ha sfidato i 5 Stelle a intervenire subito sulle politiche fiscali, nonostante al momento manchino le coperture per finanziare la Flat Tax, dall’altra punta su argomenti collaudati come l’immigrazione: “Chi entra in Italia deve avere il mio permesso - ha detto riferendosi alla Sea Watch, la nave della Ong olandese -, se raccogliesse immigrati in acque libiche, tunisine o maltesi e volesse arrivare in Italia - ha aggiunto - farebbe una scelta che mette a rischio delle vite e quindi noi lo impediremo con ogni mezzo lecito necessario".
Su Salvini sono piovute anche le critiche del centro sinistra per lo striscione con la scritta “Salvini non sei il benvenuto”, esposto a un balcone di Brembate dove era in visita il ministro e fatto rimuovere dai vigili del fuoco.
Attacca però anche l’alleato-avversario Luigi di Maio, che sottolinea il successo grillino ai ballottaggi in Sicilia, con il Movimento 5 stelle che ha vinto in tutte le sfide lasciando la Lega al palo: "Vogliamo portare avanti questo Governo del cambiamento per altri quattro anni – ha detto il leader dei 5 Stelle – ma quando parli di Governo del cambiamento – ha aggiunto - non puoi fare l'occhiolino a Berlusconi”. “Non posso consentire - ha concluso - che il Movimento cinque stelle stia zitto su temi come l'autonomia".
Alessandro Martegani