Sta tornando alla normalità la situazione in Toscana, regione colpita nella notte da una serie di scosse cresciute d’intensità fino ad attivare a 4.5 alle 4.37 di questa mattina.
Il terremoto ha interessato l’area dell’appennino toscano, ed è stata avvertita fino a Firenze: la prima scossa è stata registrata 20.38 di ieri sera, d’intensità 2.6 con epicentro Scarperia e San Piero, poi un crescendo localizzato fra i due comuni e Barberino del Mugello, fino alle 8 del mattino. Nove delle 70 scosse avevano una magnitudo superiore a 3.
Nella notte molti abitanti della zona sono scesi in strada, ed è ripresa solo questa mattina la circolazione dei treni sulla linea ad Alta velocità nei pressi del nodo di Firenze, sospesa dopo la scossa più forte per fare dei controlli. In via precauzionale è stata decisa la chiusura delle scuole in tutto il Mugello, mentre è ancora in corso la verifica dei danni.
Il terremoto non ha fatto vittime o feriti, e avrebbe causato danni lievi agli edifici in diversi Comuni: il municipio di Barberino del Mugello è stato dichiarato inagibile. Verifiche tecniche sono state disposte anche negli altri edifici pubblici, come gli ospedali, e lungo le arterie stradali.
Secondo l'Osservatorio Nazionale Terremoti dell'Istituto italiano di Geofisica e Vulcanologia, le scosse sarebbero state generate dalla faglia che si è attivata nel 1542 e che aveva causato il sisma del 1919, un terremoto di magnitudo 6,4, che aveva fatto oltre 100 morti.
Alessandro Martegani