Alta tensione al tavolo di confronto sul nuovo governo. Renzi vuole a tutti i costi arrivare ad un nuovo esecutivo entro la fine della settimana e chiede, quanto prima, un programma ed un documento di sintesi.
Sembrerebbe che Italia viva abbia chiesto l'istituzione di una commissione bicamerale per le riforme con presidenza all'opposizione.
Il partito di Renzi insiste inoltre sul Mes, trovando però l'opposizione dei Cinquestelle, che rifiutano e rilanciano il reddito di cittadinanza, il salario minimo, l'equo compenso ed una riforma elettorale atta a reintrodurre le preferenze.
Accanto al completamento del reddito di cittadinanza dal M5S sarebbe stata avanzata, tra le altre, la proposta di una "riforma degli ammortizzatori sociali, che sarebbero destinati a tutte le categorie di lavoratori, compresi gli autonomi".
I rappresentanti del Partito Democratico hanno a loro volta ribadito di non essere contrari di principio al Mes se ci fosse un'intesa in maggioranza, ma in generale hanno chiesto maggiori finanziamenti per la sanità ed hanno definito la giornata di trattative moderatamente positiva.
"Non abbiamo parlato di nomi e nemmeno di numeri: i nostri colleghi della vecchia maggioranza dicono informalmente che non intendono portare elementi di discontinuità: pura tattica. L'unica cosa che vorremmo evitare è che si arrivasse allo spacchettamento dei ministeri solo per accontentare più persone: sarebbe un errore triste", queste le parole di Renzi mentre alcuni rappresentanti del suo partito erano presenti all'incontro.
Al termine del tavolo di lavoro i capigruppo del Movimento 5 Stelle, Crippa e Licheri, hanno affermato che si è trattato di una giornata di lavoro intensa, in cui da parte loro non è mai mancato l'atteggiamento costruttivo anche quando il confronto è stato franco. Sottolineano inoltre la volontà di collaborazione di tutte le parti, anche sui temi in cui ci sono posizioni e sensibilità diverse, con la consapevolezza di dover fare in fretta nell'interesse degli italiani.
Davide Fifaco