Manca ormai una settimana al voto e si intensificano gli incontri con gli elettori nelle piazze italiane. Giorgia Meloni è tornata a parlare delle contestazioni ai suoi comizi e da Caserta ha annunciato che avrebbe chiamato il ministro dell'Interno, Luciana Lamorgese accusandola di non saper "fare il suo lavoro", perché se "le altre volte si poteva parlare di incompetenza", ha spiegato , ora sembra che si tratti di "una cosa fatta apposta", per cercare "l'incidente". Sul piano dei temi concreti, la leader di Fratelli di Italia ha assicurato di non voler toccare la legge sull'aborto mentre ha detto che bisognerà affrontare il tema del rapporto tra Bruxelles e gli ordinamenti nazionali.
Sempre nel centrodestra, ieri da Pontida il segretario della Lega, Matteo Salvini, ha garantito che la sua compagine governerà "bene e insieme" per i prossimi cinque anni, senza "scherzi né cambi di casacca e di programma"; e ha riproposto quelli che sono i suoi cavalli di battaglia: autonomia regionale, flat tax e stretta sulla sicurezza e sulla immigrazione.
Da parte sua il segretario del Pd Enrico Letta ha riposto da Monza definendo "Pontida provincia dell'Ungheria", in linea con il taglio che ha scelto di dare alla campagna del suo partito, incentrata sull'accusa nei confronti degli avversari di rappresentare un pericolo per la tenuta dei diritti civili nel paese.
Giuseppe Conte invece guarda al Sud, dove secondo gli ultimi sondaggi il Movimento Cinque Stelle sembravano recuperare terreno, e continua a difendere la validità del reddito di cittadinanza ed di altre iniziative prese durante il suo Governo.
Barbara Costamagna