Foto: AP
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Freddie Mercury nacque a Zanzibar in 5 settembre 1946 con il nome di Farrokh Bulsara. Dopo aver trascorso gran parte della gioventù sull'isola africana e in India, negli anni '60 si trasferì nel Regno Unito, dove nel 1970 a Londra formò insieme al chitarrista Brian May e al batterista Roger Taylor i Queen, l'anno successivo si unì alla band anche il bassista John Deacon. Con la sua band Freddy Mercury trovò la sintesi della sua personalità di rocker innamorato della lirica e continua ad essere venerato da un vasto pubblico per la sua musica. Tra le hit dei Queen ricordiamo "We Are The Champions", "Radio Ga Ga", "Under Pressure", "Somebody To Love" e "We Will Rock You", per citare solo qualche titolo.
Ma Freddie Mercury fu anche un performer, che usò la teatralità come un'arma, che si accompagnava però alle sue incredibili doti vocali e al suo talento di pianista. Un uomo - quindi - di grande curiosità musicale, che amò mescolare i generi, ma dotato anche di un provocatorio senso dell'umorismo. Nonostante il suo ego smisurato, Freddie fu insicuro, un'anima tormentata. Nel 1985 tentò di farsi strada nel mondo della musica come solista, lontano dai Queen però non riuscì a ritrovare la magia.
Freddie Mercury condusse una vita spericolata, piena di eccessi. Furono inoltre numerose le opinioni riguardo la sua sessualità e la sua manifestazione pubblica. Il cantante riteneva infatti che questa fosse una questione privata e risultò a volte contradittorio nelle dichiarazioni in merito.
Nel 2018 il registra Bryan Singer ha ripercorso la storia dei Queen nella pellicola "Bohemian Rhapsody", che ha riscosso grande successo vincendo quattro Premi Oscar. Una dimostrazione quindi di cosa rappresentano lo stesso Freddie Mercury e la sua band nella storia del rock e anche nell'immaginario collettivo.


E. P.