Il terzo esecutivo consecutivo targato Rama avrà otto ministri donne su un totale di dodici. Inoltre, anche i quattro ministeri senza portafoglio saranno tutti guidati da donne. Tra i dicasteri "al femminile" ci saranno quello degli Esteri, dell'Economia e delle Infrastrutture.
L'annuncio di Rama arriva a più di quattro mesi dalla contestata vittoria elettorale del suo Partito socialista alle elezioni dello scorso 25 aprile. In quella occasione, Rama è riuscito nell'impresa - inedita nella moderna Albania democratica - di farsi confermare premier per la terza volta di fila, sconfiggendo l'opposizione unita.
La vittoria non ha però fermato le contestazioni: Rama viene infatti accusato dai critici di aver utilizzato le risorse e la macchina amministrativa dello stato per assicurarsi il trionfo elettorale, accusa però fermamente respinta dal primo ministro.
La decisione di varare un "governo rosa", che dovrà essere confermato in parlamento il prossimo 10 settembre, ha quindi anche lo scopo di rilanciare l'immagine interna ed internazionale di Rama, partito come riformatore controcorrente, ma divenuto sempre più negli anni simbolo dello status-quo nel "paese delle aquile".
L'Albania, membro della Nato dal 2009, ha ottenuto lo status di candidato ufficiale all'UE nel 2014, ma da allora non sono stati registrati molti passi in avanti sulla strada della membership europea: la speranza, probabilmente, è che un team di governo "al femminile" possa finalmente rilanciare il cammino europeo del paese.
Francesco Martino
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