Foto: Reuters
Foto: Reuters

Tensione alta tra Corea del Sud e Corea del Nord. Seoul ha reso noto di avere effettuato un fuoco di risposta dopo che Pyongyang ha distrutto le strade e le ferrovie che collegavano i due Paesi. In un comunicato i Capi di Stato Maggiore sud coreani hanno precisato che un'operazione di bombardamento è stata effettuata dalla Corea del Nord per bloccare le strade di collegamento, mentre le forze sud coreane hanno effettuato un fuoco di risposta nelle aree a sud della linea di demarcazione militare. Le esplosioni seguono una settimana di botta e risposta tra le due Coree. Pyongyang ha tagliato completamente le strade e le ferrovie intercoreane e ha iniziato a fortificare ulteriormente le aree di confine dopo avere denunciato la violazione dello spazio aereo sulla Capitale da parte di droni del Sud carichi di volantini di propaganda contro il leader Kim Jong Un, in quella che è stata definita una provocazione politica e militare che potrebbe portare a un conflitto armato. Le due Coree sono ancora tecnicamente in guerra dopo che il conflitto del 1950 si è concluso con un armistizio ma non con un trattato di pace. Kim Jong Un ha convocato un vertice di alto livello sulla sicurezza nazionale per esaminare un piano di azione militare immediata. All'incontro, avvenuto lunedì scorso, hanno partecipato i massimi funzionari del paese tra cui il Capo dell'Esercito e i Ministri della Sicurezza dello Stato e della Difesa. L'esercito di Seoul, riguardo ai droni, ha inizialmente negato gli addebiti ma in seguito ha rifiutato di confermare se li avesse inviati. Le voci circolate a Seoul, sempre riguardo i droni, si sono concentrate sui gruppi di attivisti che da tempo inviano propaganda anti-Kim verso nord, in genere tramite palloni aerostatici. I media locali hanno ricordato che azioni simili sono state fatte in passato. A differenza dei droni di tipo convenzionale realizzati in metallo, i dispositivi utilizzati erano costruiti con polipropilene espanso, simile al polistirolo, il che consentiva di sfuggire ai controlli delle autorità del Nord e del Sud.

Franco de Stefani